giovedì 18 settembre 2008

Giochiamo a chi sta peggio?


Eccola, la Lolitiuska è tornata a sfrangere le palle. Se le vacanze mi hanno addolcita?Manco morta.Nemmeno il pellegrinaggio a Santiago de Compostela riuscirebbe a chetarmi.

Com'è andata la vostra estate? A me abbastanza bene, se non fosse stato per la conclusione ad effetto. Eh, sì, l'ho fatto anch'io l'incidente d'auto.Mica capita solo ad altri.Le visite mediche post-scontro hanno evidenziato una sola priorità: stare a riposo. E io?Macino a piedi più chilometri di Fisichella con la moto.Ieri sono stata alla posta, al Comune, dal medico. Poi di nuovo al Comune e di nuovo dal medico. Ed è stato lì che ho notato quanto dolce sia il naufragar nelle personali malattie. C'era un tale gruppo di ciamporgne e matusa , tutti rigorosamente dai 70 in su, che manco a Padre Pio. Il bello delle sale d'attesa dei dottori è il guardare con occhio critico come ognuno dei pazienti si sforzi(per arcane, oscure ragioni) a voler sembrare il più sofferente della sala. Una specie di "Giochiamo a chi sta messo peggio", insomma.

Esempio(vita vissuta):

Ieri, ore 10,20:

-"Bongiorno"(entra una signora abbastanza curva,scruta la sala, dispensa qualche sorriso e si siede)

-"Uè, bongiorno, comà!"(di rimando una signora nascosta non si sa dove, sembra la voce di Dio che esce all'improvviso, tanto la folla la nasconde)

-"Ah, tu là adderet staie?"("ah, tu laggiù sei?", la signora dice. Credo che mi convenga dare la traduzione di ogni frase, sennò si va alle calende greche)

-"Eh, c'aggia fà, ce sta foll!"(eh, che si deve fare, c'è gente)

-"Ma pur aglier er accussì"(guarda che anche ieri era così)

-"I agg vnut pò fatt rà panz.M fa mal!"(io sono venuta perchè mi duole il ventre)

-"E i pà schien-(si tocca il fianco sinistro)- nun m pozz propri chiù movr(io sono qui per la schiena, non mi posso quasi più muovere)


Dall'altro lato della sala, un signore sbotta

-"I teng tre ernie"(io ho ben 3 ernie)

Di rimando dalla curva sud parte un matusa con le scarpe improponibili

"I quatt"- e fa il segno del numero sulle dita della mano, gli occhi soddisfatti, come a dire "Mò nisciun pò sta pegg è me.

Accanto a me una nonnetta che pareva dormire si sveglia all'improvviso:

-"I teng chiù calcl à panz cà nucell à terr"(io ho più calcoli in pancia che nocciole alla terra)

Riprende il matusa delle ernie:

-"Eh, signò, ma vuie v'è putit luà, pò bast ca nun magnat a robba grassa, invece l'ernia è nù uaio, i manc chiù aterr pozz ì"(Eh, signora mia, voi potete operarvi,inoltre basta che non mangiate cibi pesanti, invece l'ernia è un guaio, nemmeno più alla terra posso andare")

Dopo mezz'ora di battibecchi simili, inizio a rendermi conto di essere l'unica che non partecipa al gioco, e molti iniziano a guardarmi con sospetto, come a dire "Uà, ma se nun t'allamient che sfizio ce stà?" (Oh, ma se non ti lagni che divertimento c'è?), al che, nei miei pensieri perversi, sfodero un sorriso e dico:

"Io sto peggio di tutti. Mi restano 5 giorni di vita"


Ma non lo faccio, porca di quella oca, e sventolo la mia ricetta"Devo solo consegnare questa carta"

"Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!!!", sospirone di sollievo tra i pazienti/concorrenti del gioco. Eh sì.Per una ricetta???Sono praticamente GAME OVER.


Lolitaminuit.

che ne pensi della nuova grafica?