lunedì 16 maggio 2016

Benedetta idiozia!



Non c'è nulla da fare.

Da bambini eravamo tutti idioti e da idioti venivamo trattati.
E, sempre da idioti, oggi,a nostra volta,interagiamo con dei bambini.

Ho poche certezze nella mia vita,ma ricordo perfettamente il nome delle mie due fiabe preferite:Cappuccetto Rosso e Pinocchio.

Per me quando mia madre e mia nonna si mettevano lì a raccontarmele,era una festa.

Per loro un pò meno,dal momento che non mi accontentavo di ascoltarle una volta sola.Minimo tre,cacchio.

Passano gli anni e tu ricordi con gioia quei momenti e, se te lo chiedono, ancora sei convinto che Cappuccetto Rosso e Pinocchio siano le tue fiabe preferite.

Già,ma...perchè?!

Mio figlio possiede uno di quei giochini interattivi tipo Sapientino,tema fiabe.L'altra sera lui e la nonna ci giocavano assieme.Lo scopo era riconoscere personaggi delle diverse favolette e il giochino in questione era "chi c'è nella favola di?"

Ho quasi 18 anni a coscia ed era un bel pò che non ascoltavo da bocca di mia mamma la fiaba di Cappuccetto Rosso.(mi pare anche abbastanza giusto,direi).

"Allora,a nonna"- inizia mia madre - "C'era una volta una bimba di nome Cappuccetto rosso,la bimba viveva con la mamma nel bosco"

Ok.Due donne sole in mezzo al nulla.Figura paterna non pervenuta...Ma forse Cappuccetto in passato si chiamava Irina ed è stata adottata a 2 anni.

"La mamma manda Cappuccetto a casa della nonna malata che vive nel bosco"

Ok...io madre sconsacrata e figlia degenere non solo non invito mia mamma a venire a stare da me che è malata,ma come se non bastasse incoraggio mia figlia ad andare da sola nel bosco.

"Ma mi raccomando,segui sempre la strada maestra perchè nel bosco c'è il lupo"

Ok.Ma tu che cazzo c'hai da fare a casa che non mi accompagni un attimo?O ,meglio ancora,brutta vacca,vacci tu che sei esperta di strade maestre e lasciami in pace a casa!

Ma questa è una fiaba e non una puntata di Quinta Colonna e quindi Cappuccetto indossa la mantellina rossa(non verde,eh,dovesse mai confondersi con la vegetazione e non risaltare agli occhi del lupo...)

La bimba va e la mamma resta a casa impegnata in strane attività che non ci è dato sapere.

"Ad un certo punto spunta il lupo!!! " dice mia mamma con suspence.

Ecco,ora se la mangia...no...non se la mangia!Dato che il lupo nei suoi anni verdi è stato un appassionato di Spielberg,decide di mettere in piedi una tarantella pazzesca per mangiarsi la bambina più tardi.

Inizia quindi a farle domande manco fosse Marzullo.

"Ma dove vai di bello", "ma cosa hai di buono lì nel cestino" "quanti anni hai stasera"...cose così.
Cappuccetto che è bambina,e per antonomasia quindi idiota,risponde a tutte le domande,fornisce persino 'indirizzo della nonna,e-mail,l'iban per la pensione e la marca di adesivo per la dentiera.

Poi ciao.Il lupo educatamente saluta e corre via.Cappuccetto nel frattempo coglie i fiori.

Dalla nonna qualcuno bussa."Chi è?" fa la vecchina dal letto

Il lupo,che ha un minimo di cervello a differenza del resto della brigata sa che se si presenta in veste di lupo la nonna non gli aprirà di certo(anche se,caro lupo,ho dei dubbi al riguardo),quindi si dà un pugno nelle parti basse e dice "sono Cappuccetto nonna,apri!"

La nonna supera se stessa,si alza dal letto di morte e va ad aprire.Quando si trova davanti il lupo è confusa...e dire che ne guarda di programmi Tv Extreme Makeover..."Ma tu non sembri cappuccetto..." Neanche il tempo di dire "porcalavaccachesfigaoggi" che il lupo se la mangia.

In un sol boccone.

Intera e viva.

(Mah,questa supera proprio tutte le varie cavolate della fiaba)

La nonna è alta 1.54 e pesa una sessantina di kg.Ma il lupo non è sazio.C'ha pure lo stomaco di infilarsi occhiali,camicia da notte e cuffietta e mettersi a letto per aspettare Cappuccetto.

La bambina dopo un pò arriva e si dà inizio alla parte più stupida di tutta la vicenda.

Si sa,i bambini sono idioti.O almeno,così si comportano.Ma da qui a non riconoscere un canide con gli occhiali e scambiarlo allegramente per una nonna,ne passa.

Cappuccetto entra in casa coi fiori e il panaro e si assiste ad un  momento alto di socio cultura.

Manca solo la D'Urso.

"Nonna ,che orecchie/bocca/occhi/mani/piedi grandi che hai!!!"

Ma da quanto tempo la scellerata non vede la nonna? Dico io...al di là delle varie dimensioni alterate,cappuccetto rosso come fa a non vedere che l'amata nonna è ricoperta totalmente di peli...?

Focalizzati un attimo su questo aspetto,cretina!Tu mi vuoi far credere che se un cane si infila gli occhiali e la vestaglia e si dà il rossetto tu lo scambi per tua madre?Andiamo...

Il lupo in tutto questo placido,a letto,dà spiegazioni tipo Geo&geo,giustificando ogni cosa e perchè?Perchè non vuole spaventare la bambina prima di mangiarla,giustamente,i bambini vanno tutelati.

Quando a Cappucetto Rosso parte un flash di intelligenza ,il lupo se la mangia.

Sempre in un sol boccone,intera e viva.

Poi,sazio,si rimette a letto.

Un cacciatore che aveva visto tempi migliori,si trova a passare da quelle parti(in realtà io credo che avesse appena finito di intrattenere la madre di cappuccetto e che la donna gli avesse detto"vai nu poc a verè si chella stord è iut adda nonn o s'è mis a fà e fung"

Sente il russare forte,si avvicina alla finestra aperta e vede agitarsi la pancia del lupo.

Sente anche provenire dal suo interno delle voci,quindi entra,pratica un cesareo d'emergenza senza anestesia,riporta alla luce Cappuccetto e la nonna- integre e piuttosto vivaci!- poi che fa...giustamente per riempire la pancia del lupo prende dei massi,glieli infila in pancia e con una maestria degna di mani di fata ricuce tutto a punto erba.

Poi tutti e tre si nascondono.

Il lupo in tutto questo,dorme.Mi sento di invitare le cliniche e gli ospedali tutti a licenziare qualsiasi anestesista dal momento che quando uno si addormenta non sente neanche che gli frugano nell'intestino crasso.

Ad un certo punto la bestia si sveglia,si alza,si sbilancia e dopo aver ruttato un "forse ho mangiato troppo",inizia a ruzzolare lungo il sentiero,trova un burrone e fortunatamente si schianta.

La nonna,cappuccetto rosso e il cacciatore riprendono la loro vita serena,vissero per sempre felici e contenti e ad oggi cappuccetto lo chiama 'papà'.

La nonna non ha mai più rivolto la parola a cappuccetto dopo che la bimba le ha confessato di aver scambiato il lupo per lei.

La mamma di cappuccetto sposa il cacciatore e non potendo più scodellare la figlia dalla nonna per i suoi momenti hot,la manda a comprare il pepe al villaggio,anche tre volte al giorno.
Voci di paese dicono che la donna fosse d'accordo con il lupo e che,in cambio di favori sessuali lo avesse convinto a toglierle dalle palle l'anziana madre e la figlia scassambrella e che quel giorno fosse stato attentamente pianificato,ma secondo me sono solo malignità...

Alla domanda" chi c'è nella fiaba di cappuccetto rosso?" io rispondo:una ninfomane e tre cretini.

Adieu.

mercoledì 13 aprile 2011

MATRIMONI E ALTRE CATASTROFI - Parte I : La Proposta-


Basta.

Che qualcuno mi spenga il cervello.

Due minuti soltanto, vi prego. Ho bisogno di non pensare.

La mia materia grigia (o ciò che ne resta) è tutta satura, la frase “memoria piena” ha iniziato a lampeggiarmi anche negli occhi e tutto va a puttane.

Il matrimonio è un po’ come buttarsi a capicollo senza elastico.

Come nuotare in una meravigliosa vasca idromassaggio infestata da piraña.

Perché, secondo il galateo, il matrimonio è un evento sociale e, in quanto tale, ti manda progressivamente al manicomio.

Non a caso matrimonio e manicomio son paroline sorelle.

Comunque.

Era così bello pensarlo al futuro prossimo o remoto che fosse… Di certo la proposta quando arriva (e SE arriva) ti lascia putrefatta dalla gioia.Non sai che dire, non sai che fare, poi, forse la felicità, dici “SI”, che son due sillabe, ma ti stravolgono la vita.

Piccola parentesi. Se chiediamo al nostro fidanzato cosa significhi per lui il Matrimonio ti risponderà indifferentemente così:

“Mah…è fare quello che facciamo ora solo che dormiamo insieme la sera”

I più romantici potrebbero addirittura azzardare un “stare insieme a te per tutta la vita”. Fine. Se lo chiedi a una donna ti terrà lì per tre quarti d’ora buoni solo per spiegarti la bellezza di percorrere una navata guardando negli occhi l’uomo che (si spera…)sarà loro compagno di vita. Ma fin qui è normale, no?Gli uomini e le donne sono diversi, noi veniamo da Marte, loro da qualche strano pianeta privo di satelliti che non è stato nemmeno ancora scoperto e siamo a posto.

Ma quando il Matrimonio passa lentamente dall’idealizzazione al concreto...lì si rischiano le coronarie.

“Pensavo che dovremmo iniziare a dirlo…”

“A chi???”

“Alle nostre famiglie”

“Perché?” :-O

Perché????Perchè sarebbe carino che iniziassero a entrare nell’ottica, amore mio bello, o vuoi per caso andare da loro il 13 maggio e dire “Domani vestitevi un po’ più eleganti, eh…mi sposo”. Poi.

Per le più sognatrici il fascino della Proposta è intramontabile.

Ancora meglio se accompagnata dall’anello.

Ancora meglio ancora se lui se ne ricorda (nel frattempo tu gli ripeti da mesi ogni giorno tipo mantra “che bella la proposta di matrimonio”…”chissà se tu me la fai”…”mi piacerebbe lì, qui, là…”) .

“Dove vuoi che te la faccio la proposta?” 8-/

Guarda, vita mia, quando vuoi, anche mentre son lì che giro lo spezzatino, se ti va.

“Ma che vuoi da me,io non sono abituato a fare stè cose,non mi vengono bene”

Ok. A posto.Che ne dici, ti scrivo un biglietto con le parole che devi usare?

“Non trattarmi come uno scemo”

Ma no, mia cara scimmia antropomorfa, non ti tratto da scemo.Tu SEI scemo, è un filino diverso. “Tanto voi siete tutte uguali,guardate solo queste cavolate, tutte le cose buone che facciamo ve le scordate”.

E lì o lasci perdere il discorso o fai saltare il matrimonio. Il giorno dopo in macchina noto uno strano pacchettino, ma non dico nulla. Lui sale, lo prende,me lo mette in mano e dice “Tieni, te l’ho comprato” .

Tu apri e lì, sfacciato come non mai, c’è l’anello. E tu guardi prima lui (il futuro marito) e poi l’altro (l’anello), ripetutamente, fino a quando lui ti fissa teneramente e fa: “Contenta?Ora dove vuoi che te la faccio la proposta, dai, muoviti, che dopo andiamo a mangiare che ho fame” Meraviglioso, no?

giovedì 31 dicembre 2009

In memoria di te


Non dirò che te ne sei andata in punta di piedi, perché non l’ hai fatto.
Le parole capaci di compensare e lenire lo strazio della tua assenza devono ancora essere inventate. Avevamo ancora tanto da farti vedere, dovevi abbracciarmi al mio matrimonio e baciare i miei figli.
Ero sicura tu fossi eterna, una roccia inoppugnabile, sicura che nulla al mondo avrebbe potuto strapparti da me.
Tutto ciò che mi resta ora è parlare di te, provando a raccontarti.
Ti rivedrò nelle giornate di sole, in una piantina da curare, in un rametto di basilico fresco, in un cane dagli occhi teneri.
Ti rivivrò attraverso le soap-opera che seguivi , nelle cassatine che tu amavi, nei programmi TV per i quali ti prendevo bonariamente in giro.
Voglio ricordare di te la maniera in cui rispondevi a telefono,il modo insicuro di comporre un numero, la tua piccola rabbia quando non riuscivi a farlo giusto.
Ti conserverò nel suono dei tuoi passetti incerti, nel rumore di quella sedia trascinata sul pavimento, in ogni tua più piccola abitudine, in quel tuo difetto del non saper mai riconoscere gli euro e le lire.
Ti rivedrò seduta al nostro tavolo per il caffè del mattino, in quella tazzona di latte ed orzo che ti preparavo e che tu amavi tanto.
Ti custodirò nelle mattine in cui truccandomi in bagno ti vedevo dalla finestra mentre annaffiavi il tuo orticello pensile e ci salutavamo per gioco,noi, come buone inquiline di uno stesso palazzo.
Di quel bacio del buongiorno che ti davo, delle volte che tornavo a casa da lavoro, urlavo per le scale “Wewe!” E tu mi rispondevi in ugual modo.
Delle domeniche in cui ti sedevo vicina e ti tagliavo la carne perché le tue mani non erano in grado di farlo. Delle mie invenzioni culinarie che aspettavano solo e soltanto il tuo verdetto, quel tuo “Maria, è buono” che per me era una garanzia.
Di quella tua routine giornaliera,di quando ti spalmavi la crema sul viso e io baciandoti ne sentivo sempre il profumo.
Della tua abitudine di guardare la messa in TV, a volte insieme, scambiandoci sorridendo il segno della pace.
Di quando rientravo un po’ più tardi la sera e anche se sapevo che eri andata a letto venivo ugualmente in camera tua a baciarti per la buonanotte e tu mi rispondevi “Buonanotte,Mariella”.
Per tutte le volte che sei entrata in cucina con qualcosa di assurdamente buono che avevi preparato tu, con quelle sole due dita e quel po’ di forza che avevi.
Per ogni volta che ti facevo uno scherzo,che mi nascondevo dietro di te e ti seguivo di nascosto,per tutte le volte che ti sei girata improvvisamente e un po’ tremavi, un po’ ridevi.
Per quella tua abitudine di dire “Vuoi mangiare con me?”, per i piccoli litigi che non duravano mai più di mezz’ora.
Per le volte in cui venivo a leggere da te e tu mi chiedevi nome e notizie di attori vari
Per quelle volte in cui ti riscaldavo una coperta davanti alla stufa, te la poggiavo sulle gambe e tu mi dicevi “Puozz campà 150 anni”
Ti ringrazierò per il tempo che mi hai donato, per avermi offerto i tuoi ricordi, per le risate che ci siamo fatte, per i sabati e le domeniche trascorse insieme, per le chiacchiere nel tuo lettone, per un risveglio all’insegna di cappuccino e cornetto, per avermi insegnato a cucinare, per avermi sempre apprezzata per ciò che ero e che sono..
Per avermi detto anche in momenti critici che mi volevi bene “assai, assai, assai”
Per esserti sempre preoccupata per me, per le volte che avevo la febbre e tu venivi più volte in camera a chiedermi come stavo.
Per aver fatto a me la tua ultima carezza spontanea
Per le volte che ti sentirò vicina a me anche se fisicamente non sarà più possibile.
Per le notti in cui ti sognerò e conserverò quei sogni gelosamente
Io ti preserverò dal tempo nei ricordi, mantenendo quella promessa che ti ho sussurrato all’orecchio.
Perché quello che mi mancherà di più di te, nonna, sei tu.



Maria

lunedì 28 dicembre 2009

The Holiday : Il cervello (non???) va in vacanza!


Arieccomi.
Come mi butta? Risposta non pervenuta.
C'è chi sa della nostra tragedia e ci è vicino, e chi sa della nostra tragedia e se ne sbatte allegramente glande e scroto.
Ancora, poi, c'è chi sa della nostra tragedia e fa finta di non saperlo,cosa, se mi permettete l'espressione, da vero paraculo.
Qualcuno sa a chi mi riferisco. Qualcun altro no.Ma quel "qualcun altro" che sa e fa finta di non sapere è meglio se non mi capiti mai più davanti.
Non rispondo delle mie azioni.E non dico per dire.
Le vacanze di Natale quest'anno mi sono simpatiche come l'agrifoglio nelle mutande. Chi sa, rispetta. Chi non sa, taccia. Chi sa e fa finta di non sapere, si fotta.
Su facebook ho spesso visto quei gruppi di persone, quegli enormi agglomerati umani che si ergono contro una causa comune.
Anch'io ho un mio personalissimo "Quelli che", ma non su Facebook.(Se mi cercate lì, non ci sono.Il mio posto è qui.)


Il mio QUELLI CHE :


Quelli che ti salutano quasi piangendo e ti dicono "ti scrivo" e poi non lo fanno?
OH, YEAH!


Quelli che non ti parlano per gli ultimi due mesi di lavoro e poi fingono di non aver mai avuto nulla contro di te?
OH, YEAH!


Quelli che sanno che tua nonna è all'ospedale e rischia di rimanerci.

Quelli che vengono a sapere che poi ci è rimasta e non ti mandano nemmeno un messaggio?
OH, YEAH!


Quelli che sono troppo fottutamente empatici per mandarti a fanculo dal vivo?
OH, YEAH!


Quelli che se incontrano il tuo fidanzato in un bar gli fanno gli occhi dolci chiedendo di te, quando poi di te non gliene è mai fregata una mazza?
OH, YEAH!


Quelli che, sempre al bar col tuo fidanzato, pur avendo il padre ******* fingono di non sapere che tua nonna ci è rimasta?
OH,YEAH, YEAH, YEAH!!!!


Quelli che ti penetrano la vita privata per metterti strane pulci nell'orecchio, fino a farti perdere il sonno?
OH, YEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHH!!!


Quelli che non si fidano nemmeno di se stessi e pretendono che tu scenda al loro livello?
OH, YEAH!


Quelli che è una vita che ti molestano l'aria e ora col cazzo che ti lascinao in pace, nonostante il periodo?
OH, YEAH!!!


Quelli che fanno i bigotti senza esserlo per primi?
OH,YEAH!!!!


Quelli che vedono la pagliuzza nell'occhio altrui, ma non la trave che c'è nel proprio?
OH, YEAH!


Quelli che pretendono che tu segua i loro schemi e abbia le loro stesse reazioni ?
OH,YEAH!


Quelli che qualunque malumore tu abbia, è sempre perchè hai litigato col fidanzato?
OH,YEAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!

Quelli che dicono "è tutto un equivoco", ma la loro più grande dannazione è che tu abbia troppo cervello per crederlo davvero?
OH, YEAH!


Quelli che entrano nel tuo blog e ti lasciano commenti non-commenti anonimi?
OH, YEAH!


Quelli che ti hanno del tutto sfondato le palle e pretendono che tu ti comporti come se li amassi dal più profondo del cuore?
Oh, YEAH!


Quelli che non sanno nemmeno dove stia di casa il rispetto e ci fanno su una morale da paura?
OH, YEAH!


Quelli che hanno intossicato gli ultimi anni di vita di tua nonna e ora che è morta le fanno il discorsetto del cazzo sull'altare?
OH,YEAH,YEAH,YEAH,YEAH!!!!!!


Quelli che persino in ospedale parlavano della loro dieta disumana e ora si sentono i sensi di colpa?
OH, YEAH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!


E per tutti quelli che ho citato, per quelli che ho dimenticato, e quelli che ho occultato per rispetto...
Buon Natale.
E che il cenone di Capodanno vi strozzi.
Bacini

Lolitaminuit

giovedì 10 dicembre 2009

Al di là della linea invisibile

L’amore non svanisce mai.
La morte non è niente,
io sono solo andato nella stanza accanto.
Io sono io. Voi siete voi.
Ciò che ero per voi lo sono sempre.
Datemi il nome che mi avete sempre dato.
Parlatemi come mi avete sempre parlato.
Non abbiate un tono diverso.
Non abbiate un’aria solenne e triste.
Continuate a ridere di ciò che ci faceva ridere insieme.
Sorridete, pensate a me, pregate per me.
Che il mio nome sia pronunciato in casa come lo èsempre stato.
Senza alcuna enfasi, senza alcuna ombra di tristezza.
La vita ha il significato di sempre.
Il filo non è spezzato.
Perché dovrei essere fuori dai vostri pensieri?
Semplicemente perché sono fuori dalla vostra vista?
Io non sono lontano
sono solo dall’altro lato del cammino.


Charles Péguy

sabato 17 ottobre 2009

LAVORI E VUOI LAUREARTI? ...No, idiota:sono laureata e voglio lavorare!!! -SFOGO SERIO-




Rien ne va plus. Non bastava lo spot-sfracellamento lento dell'idiota col salvaslip.
E' ottobre. Fioccano i piani di studio alle università, le tasse da pagare fanno capolino nelle cassette postali, e per chi come me ha finito, c'è la speranza di una cartolina che deve arrivare ma non lo fa.
E, ovviamente, in tv partono a raffica le pubblicità di Grandi Scuole, ovvero le associazioni-belva che sembra vogliano darti un aiuto, ma in realtà vogliono toglierti di dosso pure le mutande.
Lo slogan è imperniato su un ragazzo o ragazza (età minima 30 anni) che, poverini, hanno già un lavoro però vogliono assolutamente laurearsi, perchè sennò gli parte la valvola mitralica.
Ora, breve considerazione da parte mia: caro il mio Gianpaolo*(un omaggio a Satya) che sei impiegato presso una banca multimiliardaria e ci hai un reddito annuo pari allo stipendio di Costantino quando fa la lap dance(se consideriamo che il dolce Costa per due orette di ospitata nelle discoteche si prende 15.000 euro)...fino a quando il tuo è un capriccio, un'ambizione, un desiderio personale, allora va bene...pigliatela pure stà laurea, e per piacere, evita le iene di Grandi Scuole e Cepu, che da quanto mi è stato riferito, l'unica cosa che ti fanno conseguire è un ammonimento bancario per conto perennemente in rosso.
Però, sempre caro il mio Gianpaolo, se la tua è una fissazione del genere "senza laurea il lavoro non si lavora", permetti che ti tolga quei coperchi della Mondial Casa che hai sugli occhi, please.
Il problema non è tanto trovare il tempo mentre si lavora per studiare (a parte casi eccezionali di ragazzi che lavorano e studiano a cui va tutta la mia stima), quanto riuscire a trovare una minchia di posto di lavoro dopo essersi laureati tra pianto e stridore di denti.
Vedi, caro Giampy,non tutti hanno il papà grande industriale del cazzo e non tutti indossano i boxer Roberto Cavalli, nè fanno la doccia col flaconcino della Versace. Noi non abbiamo la possibilità di spendere 30.000 euro per una laurea con Cepu e continuare tranquillamente a comprarci le Carrera e le Dior. Noi sudiamo. Noi studiamo. E' una sola "t" ma fa tanto la differenza. Perchè invece di istituire associazioni per i ciuchi che vanno all'università giusto per mangiarsi il cornetto dal "caffè del Professore", non si fondano enti SERI e soprattutto ONESTI che permettano a qualsiasi laureato di iniziare a lavorare senza dover aspettare i 40 anni d'età??? E' questione di punti di vista. Già la situazione politica italiana fa cagare, già noi neo-laureati siamo considerati come i vucumprà delle stazioni...non abbiamo veramnete bisogno di pubblicità-regresso che ci facciano sentire ancora più di merda, abbiate pazienza.
C'è gente là fuori (non mi voglio mettere in prima fila) con ENORMI possibilità. Ragazze e ragazzi che conosco e stanno letteralmente "buttando il sangue" sui libri, e che sicuramente potrebbero offrire tanto alle aziende italiane. Ragzzi che aspettano solo una chiamata. Futuri medici e future dottoresse a cui è stato già detto che senza una botta politica non faranno mai un tubo, ma loro continuano lo stesso a studiare, assiduamente. E ci credono.
E poi ci tocca vedere un Umberto Bossi della minchia che fa l'antimeridionalista e l'anti teste-di-cazzo per eccellenza, però guarda caso ci ha la moglie siciliana e il figlio che è stato bocciato tre-volte-dico-tre all'esame di maturità. Però il papi ora l'ha inserito lo stesso in politica. E il Bossino fotte all'Italia quasi la metà dello stipendio del papi, felice, tranquillo e senza diploma.
Io ho un sogno, diceva il cugino Martin. Ebbene ce l'ho anch'io: vorrei vedere la Montalcini interrogare sulle tabelline tutti i politici di questa terra. E vedere, da spettatore, l'effetto che fa.
Bacioni a todos.



*Nota: so bene che il nome Gianpaolo non è corretto (andrebbe scritto Giampaolo o Gian staccato Paolo), ma credo che scrivendolo con la N abbia un altro suono e mi dia esattamente il risultato che voglio.









Lolitaminuit

martedì 13 ottobre 2009

Happy Day to me (Don Cha docet)








E così fanno 25.

Festeggiati alla grandissima! Ben tre feste a sorpresa, di cui una da parte delle Ciccio's Angels.

Sono fioccati i regali (quanta roba!!!), i messaggi, i baci, i biglietti...ma uno di questi è riuscito veramente a sciogliermi il cuore.

Una cartolina d'auguri rosa confetto ideata e creata dalla "Servizio Civile Girl's Production", ha operato il miracolo.

Ve la riporto in versione integrale così come mamma A. l'ha fatta, perchè è troppo, troppo, troppo bella:


"10 OTTOBRE 2009



Iniziamo dalla fine,

TI VOGLIAMO BENE!!


...Perché sei bella, simpaticissima, spontanea, pungente, intelligente

e non si potrebbe fare altro che volerti bene!

Ma in realtà ti vogliamo bene anche solo per i tuoi occhi vispi,

per i tuoi sorrisi generosi,

per la felicità di cui sei portatrice

e per il fatto che senza di te questa esperienza non sarebbe mai potuta essere la stessa!

Hai riempito di amore, gentilezza e divertimento questi giorni complicati (!)

ci hai affidato gratuitamente la tua totale fiducia,

hai regalato a tutte noi una spalla su cui poggiare le nostre tristezze,

hai fatto a noi in questi (quasi) 12 mesi il grande dono di essere TE,

sempre tasparentemente, senza velature, senza arroganze o false modestie.

Conoscere una persona come te era il regalo più bello che potessimo chiedere

a questa strana, sconvolgente, indimenticabile esperienza!!


GRAZIE

Mary Jane!



PS: dimentichiamo l'inizio...

HAPPY DAY!!! "














Lolitaminuit

lunedì 28 settembre 2009

A ..come ASSURDO


Alla fiera dell’idiozia le notizie purtroppo non scarseggiano mai. Peccato. E pensare che noi ce ne stiamo tranquilli in casa, pensando ai fatti nostri, mentre tre quarti buoni di mondo è là fuori che impazzisce.
Capita di tornare a casa stanchi da lavoro con due desideri: 1)stravaccarsi sul divano e giocare a chi dorme di più col gatto o 2) collocarsi davanti al pc per controllare se qualche anima pia abbia pensato a noi durante la giornata. Nove volte su dieci la sfida è vinta dal pc, anche perché offre più servizi di un divano e non perde peli come il gatto. Semmai li aspira (non vi è mai capitato?Io minimo una volta a settimana mi armo di aspirapolvere e lo devo passare sulle prese d’aria del mio pc, perché complici i gatti e altri animali dello zoo-safari di Baiano, mi ritrovo sempre una soffice e nuvolosa pecorella Dolly ad intasarmi tutti quei bei forellini).
Dicevo,appunto, che di solito ci si colloca davanti al computer senza un motivo preciso, quasi per inerzia,un po’ come quando ce l’ hai col mondo, prendi il telecomando e inizi a fare zapping per i vari canali per poi soffermarti a guardare con interesse un delizioso documentario sulle locuste. Così è il pc. Lo accendi senza ragione apparente, già solo il vedere l’interfaccia di Google ti fa sentire una persona migliore. Ma poi, per caso o meno, vai su Libero. E lì, se non hai la posta elettronica sulla quale fiondarti subito( casella a sinistra) ti soffermi inevitabilmente sulle notizie del giorno. E lì, se non fai testamento subito rischi seriamente di lasciarci le penne senza aver avuto manco il tempo di singhiozzare. Perché le notizie che propina Libero (quelle a scorrimento veloce al centro della pagina) non sono comuni notizie. O sono ottave, none, decime calamità naturali o sono delle minchiate senza precedenti.
Tempo fa per poco non andavo dall’oculista per la paura di essermi giocata i bulbozzi oculari, perché passò una breaking di quelle che non solo ti fanno cadere le palle, sputare sangue e vomitare verde come nell’esorcista : ti fanno anche schiattare di risate:

ATTENZIONE: LA CROCIFISSIONE PUO’ NUOCERE ALLA SALUTE.

A dare questo splendido e utilissimo avviso è stato niente popo di meno che Il Ministero della Salute delle Filippine in persona. A quanto pare è stato emesso un comunicato per avvertire che la crocifissione o la flagellazione possono nuocere alla salute.( :-O) Nelle Filippine, infatti, nel periodo di Pasqua sembra siano frequenti delle repliche della via crucis piuttosto cruente, con auto-flagellazioni degli astanti e con crocifissioni (a volte anche con chiodi veri) di fedeli. Cioè:flagellatevi pure, ma sappiate che a forza di darci, dei simpaticissimi germi possono penetrare nelle ferite e farvi schiattare. Ma tu guarda. E io che pensavo che la crocifissione e la flagellazione fossero cose innocue. Proprio ora che mi stavo convertendo alla fustigazione per hobby, poi. Cioè, metti caso che io un sabato non ci ho niente da fare e mi faccio crocifiggere per dare un senso alla mia giornata…rischio pure di rimanerci secca???? Ma che esagerati. Come siete demodé! Cosa vuoi che siano un paio di frustate e quattro chiodini arrugginiti ben piantati al posto giusto? Beautiful miete più vittime, giuro.Già non ci si può più far esplodere e darsi fuoco in santa pace senza finire in galera, ma se ci togliete pure la frusta e la crocifissione torniamo proprio agli antipodi. Siamo ancora sotto dittatura? Alle streghe del medioevo venivano concesse più libertà, andiamo!

E la notizia di quello che ha finalmente trovato il modo di cacciare via i mocciosetti che giocavano a pallone fuori casa sua? Quello non è un uomo, è un mito: ha piazzato due altoparlanti (che manco Dj Fargetta…) fuori casa e ha lanciato live un dvd porno. Ai primi vocalizzi estatici, i bimbetti hanno battuto in ritirata sconvolti. Mai più visti. E’ vero, ora l’uomo è impegnato in 20 ore di servizi socialmente utili e segue un corso di autogestione della rabbia, ma vuoi mettere la soddisfazione?Niente più pallonate. Finalmente la pace regna incontrastata. Anche se secondo me c’è stato troppo spreco.Il Rocco nazionale non si guarda mai per dispetto. Se la sarebbe cavata meglio e in modo più pulito se avesse messo su il cd di Marco Marfè. Lì ci sarebbe scappato anche il morto, ma almeno i lavori socialmente inutili te li risparmiavi, caro.



Lolitaminuit



venerdì 11 settembre 2009

Set di ernie inguinali:collezionale tutte!


Settembre. Tempo di bilanci, progetti e buoni propositi.
Le scuole riaprono, l’abbronzatura ti fa ciao ciao con la manina (al contrario dei chili guadagnati), si torna a lavoro e per quelli che non ne hanno si torna a cercarne uno.
Ci è piaciuta quest’estate? A me personalmente sì, ma non mi sono strappata i capelli a mazzi il giorno che ho ripreso il S.C.N.
Cos’è che può interrompere questo momento di ripresa, questo attimo di rodaggio, questo sbadiglio lungo prima del lungo inverno?
………………………………...................LE COLLEZIONI.
Ce ne eravamo già accorti a Ferragosto, mentre la brace scoppiettava allegramente e la Tv mandava in onda i soliti consigli per gli acquisti. C’era qualcosa di diverso. Un po’ come quando cresci, ti rendi conto che nella vita tutto è incentrato sul sesso e ti guardi di nuovo tutti i film della Disney alla ricerca di simboli fallici e messaggi subliminali.
La pubblicità-tipo di solito fa in modo che tu ti senta un perfetto imbecille, un pisquanone senza arte né parte, e che quindi, per sopperire a tale rivelazione, devi iniziare a collezionare cose.
Ma attenzione,non cose particolari, no. Parlo proprio di cose qualsiasi.
Colleziona anche tu i cavalli in miniatura!”-Ma perché?Cosa ti ho fatto di male da meritarmi tutto ciò?Che me ne faccio di 7.412 equini in scala 1:300 in pura plastica e tra l’altro dipinti tanto male da sembrare più dei topi morti?)
Ho sempre adorato le scatolette di latta, e voi?”- In verità, cara la mia signora Spaack, noi le lattine le gettiamo dopo averne usato il contenuto.Vuoi tu fare la fine di una discarica? E poi che me ne faccio di 500 lattine decorate a fiorellini?Abito nella casa della prateria??? Siamo onesti. C’abbiamo fior fior di tupperware in casa, roba da poterci conservare anche una mucca intera, se occorre, perché mai dovremmo sentire la mancanza di scodelline di 2 cm di diametro in stile vintage?Cosa potremmo mai metterci dentro?Il cervello che ci resta, o al dentiera, al limite. In quale malsana e urfida maniera potremmo mai adoperarle????
Tutto sulla caccia”- Già.Col primo numero in regalo la fiocina per colpire sul naso il vicino sfrangipalle. A quando la baionetta per la caccia al cinghiale? E, di grazia, a quando la bomba nucleare per il coccodrillo delle fogne?Ma perché ci prendete così per il culo?Cosa dobbiamo farcene di un arsenale che manco Napoleone possedeva? Siamo nel 2009, non nel Medioevo. Il mondo non si sveglia più alle 4 del mattino col canto del gallo per andare a fare fuori mezzo sottobosco per garantirsi il pranzo. Se proprio siamo incapaci c’è sempre l’ISI PIL. Con una scatoletta apribile chiunque può garantirsi un pasto. Non è che siamo messi tanto male da doverci appostare nei boschi di Arciano per sterminare conigli, lepri e quant’altro. Le quaglie ormai le trovi al supermercato.hai voglia a stare lì fermo per ore con l’ernia che bestemmia in attesa di un volatile.Anche loro si sono fatti furbi. E in quanto tali, ti pigliano amabilmente per il culo. Cosa pretendi di portare a casa con la balestra da edicola?Al limite stordisci un ghiro,imbecille!
Coltelli:la grande collezione.Non perderli!” Eh già. Questa non me la devo far scappare. Come posso io continuare a vivere sapendo che in edicola ci sono 350 coltelli che aspettano solo me? Non è umanamente possibile. Piuttosto non compro la carta igienica, ma i coltelli li devo avere tutti. Finisci che fai il lanciatore professionista al Togni, o al limite il serial Killer, ma sempre di serie B, perché nel frattempo la collezione continua e tu sei rimasto 4 numeri indietro.
Ma la peggiore rimane sempre questa “Colleziona anche tu il presepe con i pastori in miniatura dipinti a mano”. Tra l’altro, che mese hanno scelto per propagandare questa splendida iniziativa?Agosto. Tu sei lì, abboccato sulla tavola dopo esserti sfondato di insalata di riso, 3 litri di Estathè ghiacciato,ti sudano persino le unghie dei piedi, ci sono 50 gradi all’ombra e all’improvviso senti provenire da qualche parte l’inconfondibile musica degli zampognari. Al che ti guardi attorno confuso e infelice e un po’ ti penti di esserti mangiato anche la confezione da 6 di coppa del nonno. Ti riprometti di non abbuffarti mai più così,convinto che la musica provenga da qualche zona cerebrale andata persa per la gran mangiata. E invece no. E’ un dannato spot che ci invita ad iniziare già da adesso a collezionare i re Magi, perché sennò potremmo pentircene amaramente.Certo. Guarda, tempo di vestirmi e mi catapulto in edicola. Anzi, meglio. Dato che sono io stessa gonfia come una zampogna, quasi quasi rotolo verso sud sulla pancia evedo se gli zampognari mi prendono sotto la loro protezione.
E poi a me fa troppo ridere la frase “La prima uscita in edicola a soli 4 euro e 99!!!”. Bah. Onestamente per 4 euro la cazzata la faccio, se proprio non riesco a sopravvivere senza. Ma la seconda uscita? Ah, quella ti costa come un mutuo. Ma finisce che prima di estinguerlo, ti estingui tu.
Clikka qui per farti due risate:


Lolitaminuit



domenica 23 agosto 2009

Sogno di una notte di fine estate


-“E’ automatico!”- sbotta quella della pubblicità che da una manciata di settimane sta infestando i televisori italiani. -“La mattina doccia, un velo di crema, un velo di trucco…e un velo sullo slip”-. Ma che cara ragazza. Tutte le mattine la stessa solfa. Maniaca ossessiva delle mie ampie, ampissime brache. Nulla al mondo può dissuaderla dalla sua routine giornaliera. Cascasse il mondo, lei deve fare doccia,crema, trucco e salvaslip. Anche in caso di incendio. Anche se dovesse affacciarsi sul pianerottolo e vedere che i vicini stanno giocando all’allegro chirurgo con il cadavere del suo gatto, morto di fame perché la cretina di mattina ha tempo solo per sé. Mi chiedo chi è che se ne sta ore e ore a capo chino su una scrivania ad inventare queste pubblicità-boiate. La cosa orribile è che li pagano anche, e profumatamente. Fateci caso:da un bel po’ di tempo a questa parte la maggior parte degli spot televisivi sono delle autentiche cagate. Delle minchiate a cottimo, in cui il prodotto sponsorizzato non c’entra assolutamente niente coi 30 secondi di pantomima. Si parte da quella che va al mare vestita da tendone da circo perché ,pur essendo magra, da un paio di mattine non ha la caghetta e quindi per carità!Vuoi tu farla mettere in costume? Ma no!Prima deve evacuare, dopodiché si leverà di dosso pure le mutande. Altro castigo del cielo: quella che va a fare il provino da Vee-jay e, porca zoccola, se non sa fare la ruota non la filano neanche di striscio. Piuttosto la assumono come pony express. E ancora. Quella dei tonni in solenne rimpianto per l’amico defunto, suono di campane in sottofondo, una ghirlanda di fiori sull’acqua e dietro di loro…un baluba che, appunto, si strafoga una scatoletta di tonno dichiarando con macabra soddisfazione “Sono sempre i migliori quelli che se ne vanno”. Fine dello spot. Ecco. Io mi chiedo: che cazzo significa questa pubblicità? E’ un elogio al cinismo? Iniziamo a fare apologie occulte per i serial killer? Non capisco. E perché per sponsorizzarmi anche solo un detersivo io mi devo sciroppare una maya(la) desnuda? Perché per un dentifricio mettono in mezzo i castori, e fanno chiedere da un umano, da una persona pensante e senziente, come mischia fare per avere denti puliti? Il castoro cosa mai può fare? Ovviamente risponde “LAVALI!” con un’espressione di disgusto così feroce che nemmeno la diga nuova riesce ad ammansire. E quella del cavallo goloso e del delfino curioso? A quando il cammello corroso dagli zuccheri di queste caramelle? E lo spot del gatto bianco, quello della Gourmet? C’è la padrona che nemmeno lo chiama, semplicemente apre la scatoletta che non fa nemmeno rumore perché ha l’apertura ISY-PIL (ma volete usare l’inglese, usatelo bene, e schiaffatele altre tre vocali, che vi costa???E’ EASY PEEL!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!), e il gatto, dicevo, scende centinaia di migliaia di scale (ma dove abitano questi????), ovviamente di marmo nero fumè lucido e si appresta a socchiudere gli occhioni alla donna per esprimerle la soddisfazione. Dopodiché, mangia. Ma non mangia come mangerebbe un gatto normale, no: innanzitutto lui c’ha il suo piattino di finissima porcellana bianca bordato oro 24 carati,mica l’apposita ciotola!Poi sembra che si schifi di farsi vedere che si ingozza e quindi lecca qui e là il pasto, e quando finisce ovviamente è anche più pulito di quando è sceso dalle scale di Buckingham Palace. Io intanto, sogno. Sogno di potermi guardare in pace uno spot che non mi faccia vergognare di me stessa, di poter sopravvivere allo shock del non saper fare la ruota, di potermi consolare dalla delusione cocente di non poter ballare il tango perché non ho il tanga. Che Dio m’assista.
Lolitaminuit

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